Tutti sogniamo un prato rigoglioso, curato e sempre verde, ma il modo per ottenerlo non è sempre uguale per tutti. Il prato è l’elemento essenziale dei nostri giardini, ma i tappeti erbosi non sono tutti uguali e variano a seconda di molteplici fattori. Ad esempio il miscuglio di specie che sono state selezionate per la semina. La scelta del tappeto erboso più adatto dipende principalmente dal clima e dal tipo di terreno (se argilloso, sabbioso, etc.), dove intendiamo collocare la nuova zona verde, ma anche l’esposizione solare e la presenza di piante o alberi sono fattori importanti. Inoltre ci sono anche quei fattori non ambientali da tenere in considerazione, come la spesa che intendiamo affrontare, l’utilizzo che faremo del prato, oppure se abbiamo dei bambini, degli animali domestici e così via.
Oltre a tutto questo, una delle scelte più difficili che dovrai compiere quando vorrai creare una nuova zona verde, consiste nella scelta del metodo d’istallazione. La domanda che ci viene posta più spesso riguarda la differenza tra un prato istantaneo a rotoli, o a zolle, e un prato seminato.
Vediamo insieme le differenze sostanziali tra questi due metodi d’installazione e i pro e i contro di ciascuna tipologia: in questo modo avrai un punto di partenza per compiere la scelta migliore.
Iniziamo col dire che le due tipologie di prato sono sì molto differenti, ma hanno in comune la stessa preparazione iniziale, cioè il terreno va diserbato, fresato, rollato e livellato in maniera egualmente accurata. Anche per quanto riguarda la frequenza di taglio, le differenze sono poche o nulle. Ad ogni modo, per ridurre la frequenza con cui effettui la falciatura potresti valutare la possibilità di utilizzare dei regolatori di crescita.
Una volta preparato il terreno è possibile procedere sia con la semina che con la posa delle zolle.
Il prato seminato: un metodo tradizionale, ma meno rapido
Un prato seminato è la scelta più naturale e più economica e di sicuro è la soluzione migliore per chi non ha fretta e ama dedicarsi al giardinaggio.
I vantaggi del prato seminato:
- Il costo iniziale è molto più basso rispetto a quello a zolle, quasi irrisorio.
- La semina offre la possibilità di avere più scelta riguardo alla varietà di erba. È possibile creare dei mix specifici per le esigenze del terreno e ottenere degli effetti particolari e modellati sulle nostre preferenze.
- La flessibilità e la personalizzazione del manto erboso possono variare anche a seconda delle zone del nostro giardino.
Gli svantaggi del prato seminato:
- Ha bisogno di molta manutenzione, cura e irrigazione, soprattutto nella fase iniziale.
- Si presenta meno omogeneo ed è soggetto alla crescita di erbe infestanti.
- Un prato seminato ha bisogno di tempo per raggiungere il suo aspetto ottimale, in molti casi potrebbero volerci anche due anni.
- La semina è un’operazione complessa e a volte può non attecchire, per questo è un’operazione che andrebbe affidata a un professionista.
- Il prato va seminato in un preciso momento dell’anno, consigliabile fine estate/autunno, ma dipende dal clima.
- Occorrono almeno 4 mesi per poter iniziare a calpestare il prato, ma per non danneggiarlo è consigliabile aspettare anche un anno.
Il prato a zolle o a rotoli: massima resa, costi iniziali più alti
La differenza, oltre ai costi, dipende dalla tua pazienza!
Se hai molta pazienza e tanto tempo a disposizione e desideri una specifica qualità di manto erboso, la scelta migliore è la semina. Se invece non hai tempo da perdere, il prato a rotoli è la soluzione più immediata.
Se stai pensando di rinnovare il giardino oppure vuoi creare una nuova zona verde ma non sai come orientati nella scelta, rivolgiti a Giardini Balduzzi: ti guideremo all’individuazione della soluzione più adatta alle tue esigenze.
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